ANNA MARIA SAMUELLI
Anna Maria Samuelli, nata ad Arco (Trento), laureata in filosofia all’Università Cattolica di Milano, ordinaria di filosofia e storia nei Licei, si è occupata della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti, ottenendo nel 1972 il diploma di perfezionamento didattico con il prof. Vincenzo Cesareo.
Ha partecipato ad una ricerca commissionata dal Ministero della Pubblica Istruzione i cui risultati sono raccolti nel volume Problemi relativi all’attuazione del tempo pieno nella scuola secondaria superiore. Le scienze umane: contenuto e metodi, pubblicato nel 1976 a cura dell’ O.P.P.I., Via Orseolo 1, Milano.
Nel 1995 in occasione dell’ 80° anniversario del genocidio armeno ha curato, quale responsabile della parte storica e dei testi, l’edizione italiana della mostra su Armin T. Wegner, l’ufficiale tedesco testimone oculare del genocidio degli armeni. Della stessa mostra ha curato l’edizione inglese inaugurata a Londra il 30 novembre del 1999 alla Wiener Library con la collaborazione dell’Istituto di Storia Contemporanea. E’ stata anche curatrice del catalogo bilingue che accompagna la mostra, edito dalla Guerini e Associati a Milano, nel 1996.
Ha collaborato con la rivista settimanale Storia e Dossier e con la rivista bimestrale Servitium.
E’ tra i fondatori assieme a Gabriele Nissim, Pietro Kuciukian e Ulianova Radice, del Comitato per la Foresta Mondiale dei Giusti (www.gariwo.net ) che ha sede a Milano e che ha promosso, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Padova e con l’Università degli Studi di Padova, il Convegno Internazionale: Si può sempre dire un sì o un no. I giusti contro I genocidi degli armeni e degli ebrei, tenutosi a Padova dal 30 novembre al 2 dicembre 2000 e di cui ha curato, assieme ad altri, l’edizione degli atti, pubblicati dalla CLEUP, editrice universitaria di Padova, nel novembre del 2001. Ha inoltre collaborato all’organizzazione di un secondo convegno internazionale tenutosi a Milano dal 9 all’11 dicembre del 2003, sul tema I Giusti nel Gulag. Il valore della resistenza morale al totalitarismo sovietico, di cui ha curato, con altri, gli atti, pubblicati nel novembre del 2004, presso la casa editrice Bruno Mondadori di Milano.
Più recentemente ha curato il volume di Arshavir Shiragian Condannato a uccidere. Memorie di un patriota armeno, Guerini, Milano 2005, prefazione di Marcello Flores e ha rivisto, con Pietro Kuciukian, la traduzione del testo di Fayez –El-Ghossein, Il beduino misericordioso.Testimonianze di un arabo musulmano sullo sterminio degli armeni, Guerini, Milano, 2005.
E’ parte attiva del Comitato internazionale I Giusti per gli Armeni. La memoria è il futuro, che ha tra i suoi obiettivi la traslazione delle ceneri o della terra tombale dei Giusti per gli armeni a Yerevan, dove, nel corso di una cerimonia pubblica vengono inumate nel Muro della Memoria di Dizernagapert, la collina delle rondini che custodisce il memoriale del genocidio armeno.
Dal 2017 è la curatrice della pagina “Spazio Amici” del portale dell’Unione dei Talenti Armeni d’Italia: www.unionetalenti.it