PIETRO KUCIUKIAN
Nota biografica
Pietro Kuciukian, medico chirurgo, è nato ad Arco in provincia di Trento il 18 gennaio del 1940. Vive e lavora a Milano. Il padre venne in Italia da Istanbul nel 1915, durante il genocidio degli armeni perpetrato dal governo dei Giovani Turchi. Come il padre prima di lui, ha studiato al collegio dei Mechitaristi di Venezia dove ha appreso la lingua armena. Dopo il terremoto in Armenia del 1988 si è recato nelle zone sinistrate per aiutare i connazionali. Ha lavorato all’installazione di un ambulatorio medico a Spitak e di due scuole a Stepanavan. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Spitak e Stepanavan. Ha pubblicato a Venezia nel 1991 con la Tipografia dei Padri Mechitaristi di S. Lazzaro i volumi Terre dimenticate e Nel paese delle pietre urlanti. Ha curato il volume di Raffaele Gianighian, un sopravvissuto al genocidio del 1915, Khodorciur, Venezia 1992.
Per le edizioni Guerini e Associati di Milano ha pubblicato nel 1994 “Le terre di Nairì. Viaggi in Armenia” e nel 1996 “Viaggio fra i cristiani d’oriente. Comunità armene in Siria e in Iran“.
Nel 1995 ha organizzato la mostra fotografica “Armin T. Wegner e gli Armeni in Anatolia, 1915” aperta a Milano al Museo Archeologico, poi diventata itinerante. La mostra è stata vista da circa un milione di persone in Italia. Ha curato il catalogo bilingue Armin T. Wegner e gli Armeni in Anatolia, 1915. Immagini e testimonianze, pubblicato dalla Casa Editrice Guerini e Associati nel 1996. Della mostra esiste una versione in inglese che attualmente è a Los Angeles, dopo essere stata a Salonicco, Cipro, Londra, Minneapolis.
Ha collaborato con l’Accademia delle Scienze di Yerevan e con il direttore del Museo del Genocidio di Dzidzernagapert che gli ha concesso lo spazio del Muro della Memoria a fianco del monumento al genocidio. Nel 1996 ha portato in Armenia le ceneri di Armin T. Wegner con il figlio Mischa Wegner, le prime tumulate nel Muro della Memoria dei Giusti. In questa occasione è stato realizzato il documentario “Destinazione: il Nulla. Il Testimone” sul genocidio armeno in collaborazione con RAI 3 e con il regista Carlo Massa. Il documentario è stato girato in Armenia, in Siria, a Der es Zor e a Stromboli dove Armin T. Wegner ha vissuto negli ultimi anni della sua vita. Il documentario esiste in versione italiana, inglese e anche armena.
Si è adoperato per far riconoscere dal Consiglio comunale di Milano il Genocidio degli armeni in collaborazione con l’allora Presidente Massimo De Carolis che ha poi accompagnato in Armenia in occasione della tumulazione della terra tombale nel muro della memoria di Dzidzernagapert di Johannes Lepsius. Ogni anno ha poi trasportato in Armenia le terre tombali dei Giusti per gli Armeni, tra gli altri,quelle di Franz Werfel, James Bryce (in collaborazione con gli esponenti della diaspora austriaca e inglese), Henry Morgenthau (in associazione con l’A.N.I. di Wasghington), Anatole France, Giacomo Gorrini, Fridtjof Nansen, Fayez El Ghossein, Karen Jeppe.
Ha fondato il Comitato “I Giusti per gli Armeni, la memoria è il futuro” con il patrocinio del Presidente della Corte Costituzionale di Armenia Gaghik Harutunian e del giurista Giuliano Vassalli già Presidente della Corte Costituzionale e ministro della giustizia in Italia.
Ha tradotto in italiano gli scritti del Khatolicos armeno Karekin I Identità della Chiesa armena, edito a Bologna nel 1998.
Il volume Dispersi. Viaggio fra le comunità armene nel mondo del 1998, analizza nell’ultimo capitolo la problematica della memoria e dell’oblio anche in rapporto al genocidio ebraico. La seconda edizione è del 1999, la riedizione aggiornata del 2013. Nello stesso anno è stato tradotto in armeno da Lilit Melikian e Gaghik Baghdassarian e pubblicato a Yerevan con il titolo “Sprvazner”, edizioni Actual Art.
Nel novembre del 2000 ha pubblicato il libro Voci nel deserto. Giusti e testimoni per gli Armeni, (Guerini editore), che raccoglie una serie di profili di giusti, la cui opera fu essenzialmente di testimonianza e di denuncia, tanto più importante se si pensa che fino ad oggi sul genocidio degli armeni continua a gravare il silenzio della Turchia. Con questo libro l’autore ha vinto a Venezia il Premio S. Vidal per il dialogo fra i popoli e le religioni.
Nel 2001 ha fondato, assieme a Gabriele Nissim, il Comitato Gariwo, la foresta dei Giusti (www.gariwo.net) che ha sede a Milano in Via Boccaccio 47. Il Comitato ha promosso a Padova, il Convegno Internazionale Si può sempre dire un si o un no. I giusti contro i genocidi degli armeni e degli ebrei e a Milano, nel dicembre del 2003, il Convegno Internazionale I Giusti nel GULag. Il valore della resistenza morale al totalitarismo sovietico. Di questi convegni sono stati pubblicati gli atti presso l’editrice CLEUP di Padova e presso l’editrice Bruno Mondadori di Milano.
Nel 2003 ha pubblicato “Giardino di tenebra, viaggio in Nagorno Karabagh” nel quale alterna impressioni di viaggio a storie di conflitti che si perdono nel tempo, a descrizioni di distruzioni e devastazioni, a incontri occasionali in luoghi dove la natura è incontaminata e la vita non risulta essere il bene più prezioso.
Ha scritto centinaia di articoli su giornali e riviste, ha tenuto e continua a tenere innumerevoli conferenze in Italia riguardanti l’identità culturale del popolo armeno, le vicende del genocidio e le figure esemplari dei Giusti.
Ha collaborato per il settore di armenistica con il domenicale del Sole24 ore.
Nel gennaio del 2003 gli è stato conferito dal Comune di Milano l’ ”Ambrogino d’oro” per la sua attività nella ricerca dei “Giusti per gli armeni”. Gli è stata dedicata una targa e un albero è stato piantato nel Giardino dei Giusti di Monte Stella a Milano.
Nel 2005 ha curato, assieme a Marcello Flores e Gueguel Khatchadoiurian il video prodotto dalla 3D con la regia di Valeria Parisi, “Grida dal silenzio: la storia dimenticata del genocidio armeno”. Girato in Armenia e a Venezia all’isola di S. Giorgio, contiene le testimonianze degli ultimi sopravvissuti, documenti e filmati originali e interviste sul tema del genocidio e del negazionismo agli storici italiani e stranieri.
Nel febbraio del 2007 è uscito, sempre per la collana armenistica di Guerini, il volume La terza Armenia. Viaggio nel Caucaso post-sovietico, itinerario nelle terre di frontiera del Giavakh, il sud ovest della Georgia, regione tormentata da tensioni e conflitti latenti che serpeggiavano nella difficile realtà dell’era post-sovietica. “Il viaggio di Kuciukian”, scrive Guido Olimpio nella prefazione, “suscita speranze ma anche inquietudini. Sembra scritto da qualche parte che gli armeni – o almeno una parte di loro – non debbano avere certezze”.
Con decreto del Ministero degli Affari Esteri del 16 marzo 2007 Pietro Kuciukian è stato nominato Console Onorario della Repubblica di Armenia in Italia, titolare dell’ufficio consolare di Milano.
E’ membro del consiglio internazionale dei probiviri che ogni anno assegna il Premio del Presidente dell’Armenia alla migliore opera riguardante il genocidio armeno. Il Comitato Gariwo, la foresta dei Giusti di cui è cofondatore con l’attuale presidente Gabriele Nissim, ha proposto all’Unione Europea di istituire una Giornata Europea dei Giusti per tutti i genocidi, proposta accettata dal Parlamento Europeo il 10 marzo 2012. La giornata scelta è fissata per il 6 marzo di ogni anno. Ha curato l’edizione italiana del volume La tragedia di Sumgait, 1988.Un pogrom di armeni nell’Unione Sovietica di Samuel Shahmuradian, pubblicato nel 2012 dall’editore Guerini. Il 21 aprile 2016 ha ricevuto l’”Onorificenza al Merito” dalla sua città natale Arco di Trento TN.
Nel 2016 è uscito per l’edizione Guerini l’ultimo libro I Disobbedienti. Viaggio tra i Giusti Ottomani del Genocidio armeno, frutto di un lavoro di ricerca su fonti documentarie e testimoniali diretto a ricostruire le figure dei giusti ottomani. In esso emerge il fatto che se il fronte dei carnefici al tempo del genocidio non era compatto è necessario giungere alla distinzione tra popoli e governi; questa appare l’unica via per il dialogo e la riconciliazione tra il popolo armeno sul quale pesa il negazionismo della Turchia e ìl popolo turco vittima di una riscrittura della storia da parte dei governi che nega la verità dei fatti.
OPERE
Pietro Kuciukian, Terre dimenticate, Tipografia S. Lazzaro, Venezia 1991
Pietro Kuciukian, Nel paese delle pietre urlanti, Tipografia S. Lazzaro, Venezia 1991
Pietro Kuciukian, a cura di, Raffaele Gianighian, Khodorciur, Tipografia S. Lazzaro, Venezia 1992
Pietro Kuciukian, Le terre di Nairi.Viaggio in Armenia, Guerini e Associati, Milano 1994
AA.VV., Armin T. Wegner e gli armeni in Anatolia,1915. Immagini e testimonianze (catalogo della mostra con le fotografie di Armin T.Wegner), Guerini e Associati, Milano 1996
Pietro Kuciukian, Viaggio tra i cristiani d’oriente, Guerini e Associati, Milano 1997
Pietro Kuciukian, a cura di, Karekin I (Patriarca della Chiesa armena), L’identità della chiesa armena, EDB, Bologna 1998
Pietro Kuciukian, Dispersi, viaggio fra le comunità armene nel mondo, Guerini e Associati, Milano 1998, riedizione aggiornata 2013
Pietro Kuciukian, Voci nel deserto. Giusti e testimoni per gli armeni, Guerini e Associati, Milano 2000
Pietro Kuciukian, Il Giardino di tenebra. Viaggio nel Nagorno Karabgh, Guerini e Associati, Milano 2003
Pietro Kuciukian, a cura di , Arshavir Shiragian, Condannato a uccidere. Memorie di un patriota armeno, Guerini e Associati, Milano 2005
Pietro Kuciukian, a cura di, Fayez –El-Ghossein, Il beduino misericordioso. Testimonianze di un arabo musulmano sullo sterminio degli armeni, Guerini e Associati, Milano 2005
Pietro Kuciukian, La terza Armenia. Viaggio nel Caucaso post-sovietico, Guerini e Associati, Milano 2007
Pietro Kuciukian, a cura di, Anita Engle, Spie all’ombra della mezzaluna. Il sogno irrealizzato di un unico stato arabo-ebraico, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008
Pietro Kuciukian, a cura di, Samuel Shahmuradian, La tragedia di Sumgait. 1988. Un pogrom di armeni nell’Unione Sovietica, Guerini e Associati, Milano 2012
Pietro Kuciukian, I disobbedienti. Viaggio tra i giusti ottomani del genocidio armeno, Guerini e Associati, Milano 2016