KATERINA BENLIYAN

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Nota biografica

Non saprei giudicarmi da sola ne potrei definirmi “un talento”, ma nel vero significato della parola greca, penso che si abbia un talento anche se si è capaci di accendere un camino (cosa che io non so fare), o preparare una tavola…esistono cose semplici per cui “ci vuole talento”…

Non ha talento chi “straparla”, chi inveisce, chi disprezza, chi crede di umiliare mentre umilia soltanto se stesso…

Rimasta vedova a 31 anni con un bimbo di 5.
Vedova di un uomo che era ed è il grande amore della mia vita.

Ho un talento? Forse, ed è sicuramente quello di affrontare la vita con dignità e coraggio, senza mai piangermi addosso e cercando sempre di dare il meglio.
K.Benliyan

Katerina (Kathy) Benliyan, nata a Rodi (Egeo) da padre armeno da Costantinopoli e madre greca del Dodecanneso, a 6 mesi arriva in Italia dove per 10 anni resta nel campo profughi. Il padre Berg Benliyan, salvato insieme ad altri bambini (70 in tutto) su sollecitazione di Don Orione e mandato a Rodi, nel 1925, allora territorio italiano. Crebbe con gli insegnamenti di un padre quale era don Orione che amava gli armeni, insegnamenti che ha seguito per tutta la sua vita. Era un uomo buono, silenzioso e riservato, mai sguaiato o litigioso. La madre Maria Pagoni compensava ai suoi silenzi con la vitalità di una donna greca di importante famiglia, nipote di un pope di cui ancora si parla in Symi e Rodi (della famiglia Mandiko Bandierà).

Andata a scuola regolarmente, appena diplomata, pur avendo la voglia di studiare ancora, ha dovuto impegnarsi nel mondo lavoro. Il suo primo impiego fu quello di segretaria presso la rivista politica “il Bargello”, da dove, dopo pochi mesi fu chiamata dal direttore di amministrazione a fare la segretaria del capo ufficio acquisti della Armando Curcio Editore. Dopo sei anni di intenso lavoro presso la Curcio, prima come segretaria, poi come economa ed infine come capo ufficio acquisti, le viene proposto di partecipare ad un concorso al Ministero della Difesa che vince intraprendendo così il suo lungo ed interessante impiego presso il Ministero della Difesa della Repubblica Italiana. Negli intensi anni di lavoro presso il Ministero della Difesa, coltiva le sue passioni come le traduzioni dal francese, le prospezioni geografiche presso l’Istituto italiano di geologia, ma soprattutto la sua passione per il disegno di volti e vestiti da donna; disegni che presto vengono ripresi e riprodotti dalla sartoria di alta moda Alex di Via Sistina di Roma e da altri grandi stilisti italiani. Nel frattempo acquisisce il diploma di infermiera ed effettua volontariato presso diverse strutture specializzandosi anche come tecnico di laboratorio. Si laurea in Sociologia ad indirizzo antropologico e segue un Master in malattie professionali invalidanti. Mentre segue la sua passione per la moda collaborando con vari stilisti, intanto ricopre vari incarichi presso il Ministero della Difesa della Repubblica Italiana. Considerata la sua preparazione specifica l’Ammiraglio Peraldo Gianolino, il Direttore Generale del Ministero della Difesa, le chiede di collaborare nella fondazione dell’Associazione per l’aiuto ai figli disabili dei dipendenti militari e civili del Ministero;

Incarichi ricoperti presso il Ministero della Difesa della Repubblica Italiana

Responsabile dell’ufficio del personale dell’8^ O.R.M.E.

Responsabile dello sportello per il pubblico del Centro Documentale del Distretto militare di Roma

Direzione Generale della Leva – ufficio per gli obiettori di coscienza dove per il lavoro svolto viene nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana

Capo della segreteria della divisione del riconoscimento delle cause di servizio

Coordinatrice di voli del Ministero della Difesa e la protezione civile, per il soccorso ai terremotati in Armenia (1988) – impegno per il quale viene nominata Dama d’onore di Rodi e Malta

Nel 1991 viene comandata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Dipartimento degli affari sociali, ufficio del capo dipartimento Dott. Guido Bertolaso – dove si occupa dei casi disperati di chi scriveva al Presidente del Consiglio Giulio Andreotti

Collaboratrice di dott. Bertolaso ad organizzare dei voli dell’aeronautica militare per prestare soccorso alle donne ed ai bambini bloccati sotto il fuoco dei cecchini a Serajevo

Collaborazione nell’organizzazione del “raduno dei giovani del mondo” in Italia ricevendo un encomio solenne da parte del Presidente del consiglio dei Ministri

Nel 1994 le viene proposto di candidarsi al Senato con il nascente movimento di Forza Italia, che non supera per 2000 voti, rimanendo tuttavia vista nel collegio come la loro senatrice

Nel 1986/1987 fonda l’Associazione Italiana artigiani dell’alta moda (ANAAM), presidente la stilista Clara Centinaro, iscritti nomi come: Sarli, Capucci, Litrico, Albertina, Brioni, Franco Tomei, Franco Brenci, Mario Valentino e altri artigiani di alta moda

Nel 1988 Con Clara Centinaro, disegna i costumi per il balletto “il lago dei cigni” per il teatro dell’opera di Roma

Dagli anni 90 le sue sfilate si sono ispirate alla moda degli inizi del secolo, facendo sfilare abiti originali degli anni 30/40/50/60

Dal 1994 al 1998 è stata la Presidente della giuria per la scelta della madonnina del presepio vivente di Rivisondoli

Dal 2006 organizza sfilate di moda con abiti originali o in stile relativi ai primi decenni del ‘90

Nel 2012/2013/2014 ha realizzato costumi per balletti del 1800 per “il teatro della memoria”.

Medaglie e riconoscimenti

Kathy Benliyan è Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e Dama d’Onore di Rodi e Malta.

LA FAMIGLIA

VITA E PASSIONE

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