PAOLO ARA ZARIAN
Nota biografica
Nasce a Roma nel 1956, in una calda giornata del 20 luglio. Da piccolo si trasferisce in Armenia, a Yerevan, con il padre, architetto Armen Zarian e famiglia che ha sua volta, seguì le orme del poeta Costan Zarian, nonno di Arà, anch’esso trasferitosi a Yerevan nel 1962. Si laurea in architettura presso il Politecnico della Capitale Armena e si specializza in Restauro di Edifici Religiosi Armeni. Segue le orme del padre, promotore, ideatore e cofondatore degli scambi culturali tra l’Armenia e l’Italia negli anni 60-90. Autore di una ventina di restauri conservativi di chiese, conventi, monasteri paleocristiani armeni. Ottiene il Master con la tesi sulle fortezze medievali del Syounik presso l’Accademia delle Scienze dell’Armenia a Yerevan. Dopo lo sfascio dell’impero sovietico, con la famiglia, si trasferisce in Italia e lavora presso il Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena a Venezia continuando la tradizione familiare per la diffusione della cultura armena in Italia. Curatore delle monografie della collana D.D.A. Makaravank’ n°22 e Vagharshapat n° 23. Equipara il titolo accademico presso l’I.U.A.V. e s’inscrive all’Ordine degli Architetti del Veneto.
Partecipa a seminari, convegni, simposi internazionali sulla storia dell’architettura armena.
Nel 1996, assieme all’arch. Ashot Grigorian è Commissario del primo Padiglione della Repubblica di Armenia alla Biennale di Architettura a Venezia. Sono cinque le edizioni in veste di commissario del Padiglione dell’Armenia nelle edizioni dalla Biennale di Architettura.
Autore di pubblicazioni sull’architettura, sulla cultura e sugli affreschi armeni.
Dal 1994 incomincia a lanciare il turismo culturale dall’Italia verso l’Armenia. E’ il primo ad organizzare viaggi culturali in Armenia e zone limitrofe dove tutt’oggi sussiste la presenza storica armena: Anatolia, Georgia, Iran, Gharabagh.
Nel 2011 durante un viaggio in Armenia-Iran, incontra la restauratrice di affreschi, la belga Christine Lamoureux. Nasce una nuova passione per gli affreschi paleocristiani armeni.
Organizza, esegue e cura compagne di studi e di ricerca in Armenia, in Georgia e ad Anì.
Ha collaborato agli interventi di restauro conservativo di cicli affrescati nelle chiese di: Vorotnavank’, XIII sec, Lmbatavank’, VII sec, Dadivank’, XII-XIII sec, Karmravor, VII sec.
Nel 2014 vince il Primo premio e la medaglia d’oro alla Biennale Pan armena di Architettura a Yerevan per il restauro raffigurante S. Giorgio a Lmbatavank’ e nel 2016 vince la medaglia “Archil Gorki” per il restauro conservativo del ciclo affrescato presso la chiesa Katoghikè del Complesso Monastico di Dadivank’, Repubblica del Gharabagh Montano.
Arà, vive e lavora a Mirano (VE).